Un nuovo studio dice che il metabolismo non rallenta con l’età

E’ quanto emerso da una nuova analisi, pubblicata su Science e realizzata da un team internazionale di ricercatori dell’University of Aberdeen e della Duke University , che sfata diversi miti sul metabolismo umano

Chi ha sempre pensato di ingrassare, con l’avanzare dell’età, per via di un metabolismo più lento ha sempre avuto un timore inutile.

Per anni siamo stati fermamente convinti del fatto che questo rallenti con il passare del tempo, forse anche per fornire una risposta che mettesse a tacere i sensi di colpa per la scarsa voglia di tenersi allenati.

È un pensiero condiviso da molti, infatti, che il metabolismo rallenti con l’età, soprattutto dopo i 40 anni e in particolar modo nelle donne in menopausa. Ma oggi uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Science ha smentito questo falso mito.

Gli esperti hanno analizzato i dati di quasi 6.500 persone di età diverse (dall’infanzia all’anzianità), e hanno dimostrato che il metabolismo, in condizioni di riposo, si mantiene stabile dai 20 ai 60 anni prima di registrare una diminuzione inferiore all′1 per cento nell’anno successivo. Cioè un 90enne può registrare una diminuzione del metabolismo di circa il 26% rispetto ad un 60enne.

Il metabolismo che si ha a 20 anni rimane lo stesso anche a 60 anni perché è predeterminato geneticamente. Ci si nasce e ci si muore.

Ciò che varia è lo stile di vita: aumentano gli impegni, lo studio, il lavoro, la famiglia, e pian piano questi impegni vanno a sottrarre spazio all’allenamento. Secondo i risultati dello studio non ci sarebbero differenze sostanziali nemmeno tra i tassi metabolici (cioè la velocità con cui il corpo brucia calorie per mantenerci in vita) degli uomini e quelli delle donne (comprese quelle in menopausa).

L’età dunque, non c’entra. Secondo gli esperti sono altri i fattori che dovremmo tenere d’occhio. Per esempio, con l’avanzare dell’età può variare molto la capacità dell’organismo di metabolizzare il grasso e di massimizzare il consumo calorico tramite l’esercizio fisico.

Si chiama “sarcopenia” ed è la perdita progressiva di massa muscolare che può insorgere con l’avanzare dell’età. La massa muscolare è anche quella metabolicamente attiva, dunque se diminuisce il metabolismo stesso ne risente.

Ma anche la qualità del sonno gioca un ruolo fondamentale. Un sonno disturbato o insufficiente influisce sull’aumento di peso e di conseguenza sul metabolismo. I soggetti che fanno lavori notturni, infatti, e hanno un sovvertimento dei ritmi circadiani e delle secrezioni ormonali, sono più soggetti a diabete e altre patologie cronico degenerative. Tutte cose che con l’aumento dell’età peggiorano.

La buona notizia è che sono tutti fattori su cui si ha la possibilità di intervenire.

Innanzitutto è fondamentale seguire una sana alimentazione, rispettando sempre il giusto rapporto tra carboidrati, proteine e grassi in ogni pasto.

La cosa importante è dilazionare questi macronutrienti lungo tutto l’arco della giornata. Non dobbiamo eccedere con nessuno di questi tre in un unico pasto, perché quell’eccesso non viene utilizzato dall’organismo e poi si è comunque carenti.

Infine, per quanto riguarda lo sport, con l’avanzare dell’età è consigliabile praticare esercizi di potenziamento per stimolare la massa magra, che come già detto è quella metabolicamente attiva.

Meno esercizio aerobico, che non deve comunque essere trascurato per il benessere cardiovascolare, ma è preferibile dare più importanza al potenziamento muscolare.

E tu lo sapevi ?